«Il terremoto – scrive l’Arcivescovo in una lettera ai parroci della Diocesi – continua a scuotere le nostre terre e accresce nelle persone la tensione la paura, insieme con l’incertezza del futuro e forse anche lo scoraggiamento. Tutti, nelle diverse zone della nostra Diocesi, abbiamo esperimentato la paura e la precarietà e tanti portano le conseguenze di questi eventi dolorosi. Per questo, sentiamo ancora il bisogno di elevare tutti insieme a Dio onnipotente una preghiera accorata e confidente perché si calmino le forze della natura e sia restituito alle nostre popolazioni un tempo di serenità e di pace».
Alla preghiera che si farà in tutte le chiese dell’Umbria domenica 29 gennaio (leggi la notificazione del Cardinale presidente della Conferenza Episcopale Umbra Gualtiero Bassetti), l’archidiocesi di Spoleto-Norcia aggiunge anche un gesto di penitenza: venerdì 27 gennaio tutti gli uomini e le donne di buona volontà della Chiesa sono invitati ad unirsi al vescovo Renato per una giornata di digiuno. «Sarà segno di solidarietà – afferma mons. Boccardo – verso chi è provato nel corpo e nello spirito, un grido che sale al Cielo per chiedere misericordia, tranquillità e sicurezza…». La giornata del 27 gennaio si concluderà con una celebrazione di preghiera alle 21.00 presso la palestra del Sacro Cuore a Spoleto.
Sabato 28 gennaio, poi, alle 15.30 a Norcia, intorno alle mura, si terrà una processione penitenziale presieduta dal Vescovo con la venerata immagine della Madonna Addolorata, estratta dalle macerie della sua chiesa. «Alla intercessione della Madre del Signore – scrive mons. Boccardo – affideremo fiduciosi il nostro presente e il nostro futuro e le chiederemo di ottenerci difesa e protezione dalle calamità naturali e di non stancarci di guidarci all’incontro con Cristo, via, verità e vita».