Don Claudio Vergini si è insediato come Priore di Bevagna e parroco di Cantalupo. Foto.

Don Claudio Vergini si è insediato come Priore di Bevagna e parroco di Cantalupo. Foto.

Don Claudio Vergini si è insediato come Priore di Bevagna e parroco di Cantalupo. Foto.

/
/
/
Don Claudio Vergini si è insediato come Priore di Bevagna e parroco di Cantalupo. Foto.

Sabato 20 settembre alle ore 18.30 don Claudio Vergini si è insediato quale Priore-parroco di S. Michele Arcangelo in Bevagna e parroco di S. Maria Addolorata in Cantalupo di Bevagna. Davvero tantissimi fedeli si sono ritrovati nell’antica e grande chiesa di S. Michele Arcangelo in Bevagna per partecipare alla Messa e conoscere, così, il nuovo parroco. Don Claudio, originario di Bruna di Castel Ritaldi, è nato nel 1976 ed è stato ordinato sacerdote nel duomo di Spoleto nel 2005. In questi nove anni è stato vicario parrocchiale a Baiano di Spoleto e Firenzuola di Acquasparta e poi a Montefalco. Dal 2010, invece, era parroco di S. Sabino in Spoleto. A Bevagna succede a don Marco Rufini nominato Vicario episcopale per la pastorale dell’archidiocesi di Spoleto-Norcia e pievano della zona pastorale di Trevi.

Foto-gallery

All’inizio della celebrazione eucaristica l’arcivescovo mons. Renato Boccardo ha così presentato il nuovo parroco: «Ringrazio don Claudio per aver accolto il mio invito a venire in questa bella terra di Bevagna e Cantalupo per esercitare il ministero di padre e pastore del popolo cristiano. È sempre una gioia per il Vescovo poter accompagnare un sacerdote e affidarlo come dono prezioso ad una comunità. Accoglietelo come in famiglia e condividete con lui il cammino quotidiano nell’ascolto del Vangelo e nella pratica della Parola che orienta e illumina la vita cristiana. Bevagna e Cantalupo – ha proseguito il Presule – sono delle comunità ricche di tradizione e di fede. E don Claudio viene per accompagnare e sostenere questo cammino, non qualche formula particolare, ma con quella sapienza che gli viene dall’essere ministro del Signore, l’unico che rimane, il vero Pastore. Don Claudio saprà continuare e addirittura, se possibile, migliorare quanto di buono fatto finora. Il cammino avviato con chi l’ha proceduto, negli ultimi sei anni don Marco Rufini, non s’interrompe, ma procede. Sono lieto di portarlo qui e di affidarlo a ciascuno di voi. Don Claudio non sarà da solo: don Davide, diacono e presto sacerdote, rimane qui con lui. Auguro, allora, alla comunità di Bevagna e Cantalupo di saper cogliere tutta la bellezza e la ricchezza della presenza del sacerdote e a don Claudio e don Davide di saper essere in mezzo a voi il segno di Gesù Pastore buono che si prende cura di ciascuno dei suoi fratelli. Don Claudio – ha concluso l’Arcivescovo – avrà “successo” se accanto a voi sarà l’immagine luminosa di Gesù Pastore buono, paziente e fedele». Dopo questo momento di presentazione, conclusosi con l’applauso dei fedeli e l’abbraccio tra il Vescovo e don Claudio, la celebrazione è proseguita con la Liturgia della Parola. Col nuovo parroco hanno concelebrato: don Vito Stramaccia, Priore-parroco di Montefalco, mons. Alessandro Lucentini, parroco moderatore del Sacro Cuore, San Sabino e S. Nicolò in Spoleto, mons. Giovanni Marchetti, parroco emerito di Bevagna, e mons. Aldo Giovannelli, parroco emerito di Torre del Colle. La liturgia è stata animata nel canto dalla corale parrocchiale. Presenti i membri, con l’abito tipico, delle due Confraternite: quella Misericordia e quella di Santa Maria dei Laici e del Santissimo Sacramento. Non potevano mancare il gruppo Scout di Bevagna e il gruppo giovani dell’Oratorio di S. Michele. C’erano anche i rappresentanti delle autorità civili e militari, ad iniziare dal sindaco Analita Polticchia, e delle Gaite. Don Claudio era accompagnato in questo importante giorno della sua vita sacerdotale dal papà (la mamma a seguito della frattura del femore è rimasta a casa, ndr), dalla sorella, dal cognato e dal nipotino.

Al termine della Messa, don Claudio ha così salutato i suoi nuovi parrocchiani: «Come prima cosa, grazie all’Arcivescovo per il grande compito che mi ha affidato. A voi fedeli di Bevagna e Cantalupo dico: dobbiamo sopportarci e supportarci, conoscerci. Il programma da seguire è uno solo: il Vangelo da attuare nella nostra vita. Vi chiedo di aiutarmi in questo compito che mi è stato affidato. Insieme siamo chiamati a camminare verso un’unica meta: essere con gioia cittadini del Regno di Dio. Non dobbiamo stare fermi ma camminare per essere persone consistenti, sapendo già da ora che l’ozio non deve far parte del nostro vocabolario». La serata si è conclusa con un momento di fraternità, in cui parroco e parrocchiani hanno iniziato a conoscersi.

Dalla stessa rubrica...

Seguici su Facebook

Dalla stessa rubrica...

ultime pubblicazioni

ultime pubblicazioni

Seguici su Facebook