La Chiesa di Spoleto-Norcia si appresta a vivere due momenti di preghiera intensi, carichi di significato e di speranza: l’ordinazione presbiterale del diacono Davide Tononi sabato 27 giugno alle 18.00 nella cattedrale di Spoleto e quella diaconale del seminarista Luis Vielman lunedì 29 giugno alle 18.00 nel santuario del beato Pietro Bonilli a Cannaiola di Trevi. Sarà l’Arcivescovo ad imporre le mani e a recitare la preghiera consacratoria ai due giovani. Conosciamoli meglio.
Davide Tononi. “Siate sempre lieti, pregate incessantemente, di ogni cosa rendete grazie” (I Tes 5, 16-18). Questo passaggio della prima lettera di Paolo alla Chiesa di Tessalonica racchiude e sintetizza il cammino di fede di Davide, nato nel 1984 a Desenzano sul Garda, in provincia di Brescia. Cresciuto nella parrocchia di Puegnago del Garda, una piccola comunità dove tutti si conoscono, ben strutturata, serena. A sedici anni ha iniziato a lavorare come tornitore. In questo periodo le passioni giovanili – il calcio (è grande tifoso del Brescia), i primi amori, la politica – hanno prevalso su tutto, compreso il rapporto con Dio. Poi, a diciannove anni decide di fare ordine nella vita. Si licenzia dal lavoro, si mette alla ricerca di un luogo per rigenerarsi. La casualità della ricerca lo porta al Santuario della Madonna di Belvedere a Città di Castello, dove vive una comunità di Frati Minori Cappuccini. E così Davide comunica alla mamma che si era licenziato – era un sabato – e che l’indomani sarebbe partito per l’Umbria. Il giovane non conosceva né l’Ordine dei Cappuccini né tantomeno la regione che lo avrebbe accolto. Inizia questo cammino di rigenerazione che nel tempo si trasforma in discernimento vocazionale e che, infine, culmina nella decisione di entrare tra i Frati Minori Cappuccini dell’Umbria. Questa scelta repentina ha “sconvolto” sia i familiari, che gli amici. Ora, però, vedendo Davide felice e sereno tutti sono contenti. Ha percorso le tappe del cammino per diventare frate: l’accoglienza, il postulato, il noviziato e il post-noviziato. Quest’ultima l’ha vissuta a Spoleto, nel convento dei Cappuccini. Il sabato e la domenica svolgeva servizio pastorale nella parrocchia di S. Nicolò, guidata da don Vito Stramaccia (oggi parroco di Montefalco, ndr). Qui Davide ha capito che Dio lo chiamava a servirlo in mezzo alla gente, in parrocchia. Un nuovo cambio, dunque, nella vita di questo giovane: decide di lasciare i Frati Cappuccini e chiede di essere accolto come seminarista della nostra Archidiocesi. Inizia un nuovo percorso di formazione: prima al propedeutico e poi al Seminario maggiore di Assisi. L’8 giugno 2014 è stato ordinato diacono nella chiesa parrocchiale di Bevagna, dove attualmente svolge il proprio ministero. «Mi auguro – ci dice Davide – di essere un prete capace di costruire rapporti equilibrati e accogliente verso tutti, ma soprattutto un prete che sappia testimoniare quanto è bello il cammino che sta facendo e che vale la pena spendere la vita per il Signore».
Luis Vielman. Nasce a Villa de San Martin, Guatemala, il 22 aprile 1974. Inizia il suo percorso vocazionale a Città del Guatemala nel 1994 quando le suore della Sacra Famiglia di Spoleto – presenti nel Paese sudamericano – lo invitano a far parte del gruppo di catechisti nella parrocchia di San Paolo. Inizia il servizio insieme ad altri ragazzi e conosce la spiritualità e il carisma del beato Pietro Bonilli tramite il contatto e il servizio pastorale che svolge le suore. Nel 1997, insieme ad altri ragazzi, decide di approfondire e andare alla ricerca della sua vocazione, dedicandosi alle missioni – durante le pause della Settimana Santa, per tre anni consecutivi – tra la gente povera. Nel 1999 questi giovani chiedono alle suore di poter formare un gruppo giovanile missionario che possa imparare e vivere il carisma nazareno-bonilliano. Le suore, tramite la superiora generale, accettano la proposta e offrono un programma di formazione finalizzato ad approfondire il carisma del Bonilli, nonché aiutare i giovani nella ricerca vocazionale. Vengono accompagnati e seguiti da padre Antonio Bernasconi, direttore delle Pontificie Opere Missionarie in Guatemala. Nel 2004, con rito privato e personale, emettono i voti di povertà, castità e obbedienza. Nel 2005 Luis, insieme a un altro confratello, si trasferisce a Roma per studiare Teologia della Vita Consacrata presso il Claretianum. Nel 2006 ritorna in Guatemala a svolgere il servizio pastorale nella sua parrocchia di origine, impegnandosi in vari gruppi tra i quali la catechesi, la Caritas parrocchiale, la pastorale giovanile, il consiglio pastorale. La ricerca vocazionale però spinge a Luis ad andare oltre; è così che, incoraggiato dal direttore spirituale e dalle suore, decide di studiare Filosofia e Teologia in vista degli ordini sacri. Lo fa dal 2007 al 2011 anno in cui consegue il baccalaureato in Filosofia presso l’università “Rafael Landìvar”, affidata ai Gesuiti, e in Teologia presso l’università salesiana. Nel frattempo Luis ha insegnato informatica e filosofia alle medie e al liceo. Nel 2012 decide di prendere gli ordini sacri. Le suore lo incoraggiano a farlo nel posto dove è sorto il carisma del beato Pietro Bonilli. Iniziano i contatti con l’arcivescovo Boccardo per essere ammesso agli ordini sacri nella diocesi di Spoleto-Norcia. Il Presule accetta e propone a Luis il percorso da seguire per raggiungere l’obiettivo: il completamento degli studi, quale alunno del Seminario regionale, presso l’Istituto Teologico di Assisi e il servizio pastorale da svolgere nella parrocchia del beato Pietro Bonilli a Cannaiola di Trevi guidata da don Sem Fioretti. Attualmente, invece, svolge servizio nella parrocchia di S. Bartolomeo in Montefalco guidata da don Vito Stramaccia.