Un appuntamento giubilare particolare quello celebrato sabato 12 marzo 2016 presso il santuario della Madonna della Stella in Montefalco. Le Benedettine dei monasteri di S. Antonio in Norcia, di Santa Lucia in Trevi e di Santa Caterina in Castel Ritaldi hanno varcato la Porta Santa della Misericordia, si sono accostate al sacramento della riconciliazione e hanno partecipato alla Messa presieduta dall’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo, ricevendo così il dono dell’indulgenza. “Regista” attenta e premurosa di questa storica giornata – le religiose, infatti, hanno eccezionalmente lasciato la clausura su permesso del Vescovo – è stata madre Caterina Corona, badessa del monastero di S. Antonio in Norcia e presidente della Federazione delle monache benedettine umbro-marchigiana. All’inizio dell’omelia mons. Boccardo ha spiegato la storia del Santuario della Stella alle religiose, edificato a seguito delle apparizioni della Vergine Maria al piccolo Federico Cionchi.
«Sii buono – ha detto il Presule – è il semplice e chiaro messaggio che la Madonna lasciò a quel bambino di appena tre anni. Ed è bello essere qui oggi, in questa che potremmo definire una celebrazione benedettina, a riascoltare e fare nostre quelle parole. Tutti noi – ha proseguito l’Arcivescovo – siamo chiamati a mettere ordine nella nostra vita togliendo il male che causiamo con la lingua, con la menzogna, con la negazione del perdono. In questo Anno Santo della Misericordia, allora, siamo chiamati ad intraprendere un nuovo modo di vivere, onesto e concerto. Siamo invitati ad ascoltare in modo serio la Parola di Dio e a far sì che ci riscaldi il cuore. Purtroppo, invece, ogni giorno ascoltiamo tante altre parole che sono pure illusioni, che non risanano, non consolano nella sofferenza, non curano l’anima. Facciamo in modo – ha concluso – che la grazia di Dio sia feconda, porti frutti di bene e ispiri parole e pensieri nella vita di ogni giorno». Al termine della celebrazione eucaristica, foto di gruppo dinanzi all’altare e poi pranzo in fraternità presso i locali parrocchiali di Cannaiola di Trevi.
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