Celebrata la Festa dei Ministranti dal tema “Scruta le stelle e ascolta”. Messa con l’Arcivescovo. Foto.

Celebrata la Festa dei Ministranti dal tema “Scruta le stelle e ascolta”. Messa con l’Arcivescovo. Foto.

Celebrata la Festa dei Ministranti dal tema “Scruta le stelle e ascolta”. Messa con l’Arcivescovo. Foto.

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Celebrata la Festa dei Ministranti dal tema “Scruta le stelle e ascolta”. Messa con l’Arcivescovo. Foto.

Sabato 25 novembre 2017 nella parrocchia di S. Giacomo in S. Giacomo di Spoleto si è tenuta la Festa diocesana dei Ministranti, ovvero i ragazzi e le ragazze che svolgono il servizio liturgico attorno all’altare per le celebrazioni eucaristiche, coloro che comunemente sono chiamati “chierichetti”. Le attività organizzate dall’Ufficio liturgico diocesano e dall’equipe vocazionale hanno ruotato attorno al tema “Scruta le stelle e ascolta” proposto dall’Ufficio Nazionale per la Pastorale delle Vocazioni della Conferenza episcopale italiana.

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I ministranti presenti sono stati divisi in gruppi per riflettere sul fatto che contemplare un cielo stellato è affascinante; è come tornare alle proprie origini, alla nostalgia di Dio che ha creato l’universo. Attraverso alcuni itinerari – il sole (la Parola di Dio), il telescopio (la lectio divina), le stelle (la preghiera), la luna (i testimoni) ecc… – hanno gustato la meraviglia dei corpi celesti, con il rimando finale al sole, simbolo di Dio.

Alle 17.00 c’è stata la celebrazione eucaristica nella chiesa di S. Giacomo presieduta dall’arcivescovo Renato. Il Presule nell’omelia, commentando le lettura della solennità di Cristo Re dell’Universo, ha detti ai ministranti che «Gesù ci invita ad essere suoi amici, a perdonare, a comportarci come persone in gamba capaci di mettere in pratica quello che ci dice con la sua Parola, consapevoli che è presente nelle persone che ci vivono accanto». Ai numerosi genitori presenti mons. Boccardo ha ricordato come oggi gli uomini facciano fatica «ad accogliere chi è differente, chi non corrisponde ai nostri gusti. Dobbiamo sforzarci di vedere nell’altro il volto di Gesù e di dare alla nostra vita un orientamento positivo, mettendo in luce il bene che c’è dentro di noi. E invece: quanti veleni, cattiverie, parole inutile riempiono le nostre giornate e ci impediscono di vivere in pace. Convertiamo allora mente e cuore per essere capaci di moltiplicare il bene, certi che i piccoli gesti di bene tengono in piedi il mondo anche se passano inosservati». 

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