Venerdì 6 gennaio 2017, solennità dell’Epifania del Signore, l’Arcivescovo ha presieduto la Messa nella chiesa di S. Giovanni Battista in S. Giovanni di Baiano di Spoleto per il conferimento dell’Accolitato al seminarista Bartolomeo Gladson, che svolge il suo servizio pastorale di avvicinamento al sacerdozio nella parrocchia di Baiano guidata da don Canzio Scarabottini e don Alessio Kononv. “L’accolito è istituito per aiutare il diacono e per fare da ministro al sacerdote. È dunque suo compito curare il servizio dell’altare, aiutare il diacono e il sacerdote nelle azioni liturgiche, specialmente nella celebrazione della santa Messa” (Paolo VI, Lettera apostolica Ministeria quaedam). Alla celebrazione erano presenti gli altri seminaristi della Diocesi (in totale sono sei, ndr) e diversi fedeli.
Nell’omelia mons. Boccardo ha ricordato la saggezza dei Magi che dall’Oriente si misero in cammino per ricercare qualcosa che non sapevano ancora bene. «Erano inquieti e si fecero guidare dalla stella. Nel cammino trovarono degli ostacoli (Erode che voleva corromperli per arrivare a Gesù), ma non si scoraggiarono e proseguirono il cammino. La loro fatica fu premiata: alla fine trovarono Gesù. La nostra vita – ha proseguito il Presule – è un cammino come quello dei Magi, con delle difficoltà, con tanti momenti bui. Ma siamo invitati a non perdere di vista la luce della stella ascoltando la Parola e nutrendoci al pane eucaristico». Poi, il pensiero del Presule a Bartolomeo: «Anche lui come i Magi viene dall’Oriente (è nato, infatti, in India, ndr) e questa sera chiede alla Chiesa di confermare il suo proposito di servirla nel sacerdozio. Lo costituiamo accolito, cioè gli affidiamo il pane e il vino così che impari a familiarizzare, servendo all’altare, col grande mistero dell’Eucaristia che tra qualche tempo celebrerà. Caro Bartolomeo, a nome della Chiesa riconosco il tuo proposito; tutta la comunità prega per te e ti sostiene». Infine, l’Arcivescovo ha detto a tutti i presenti: «Con Bartolomeo dobbiamo continuare a camminare non perdendo di vista la luce che guida i pensieri e le azioni. Impariamo dai Magi che non si stancarono e alla fine si inginocchiarono dinanzi al Bambino».
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