Lunedì 13 dicembre la Chiesa ha fatto memoria di Santa Lucia. L’Arcivescovo ha celebrato la Messa nel monastero delle benedettine di Trevi intitolato proprio alla Santa siracusana. Con mons. Boccardo hanno concelebrato: don Sem Fioretti, vicario generale; don Jozef Gercàk e don Kamil Ragan parroci di Trevi; don Artemio Bastianini, cappellano dell’Istituto “Mons. Bonilli” di Trevi. A far festa con le monache di Trevi, guidate da madre Benedetta Pergolari, sono giunte anche le benedettine di Norcia con la badessa madre Caterina Corona: queste dopo il sisma del 2016 e fino al febbraio 2019 hanno trovato accoglienza proprio dalla consorelle trevane. Il Presule nell’omelia ha invitato i fedeli presenti ad abitare il tempo attuale con responsabilità: «Dobbiamo impiegare bene e fino in fondo la vita, rimanendo coi piedi per terra e non facendoci prendere da sogni o slanci, ma dal sano realismo e dalla concretezza. E Santa Lucia, ragazza generosa, della buona società, che ha preferito perdere la vita piuttosto che rinnegare la fede, è stata una donna concreata che ha saputo dare importanza alle cose fondamentali della vita. È stata capace di distinguere ciò che è essenziale da ciò che può essere accantonato.
A lei chiediamo il suo stesso coraggio, la sua stessa coerenza: ci aiuti a guardare in alto, vivendo bene i piccoli gesti della vita quotidiana. Santa Lucia ci fa pensare allo sguardo, agli occhi: ci dia allora uno sguardo attento capace di discernere quello che è buono da quello che è velenoso».

15 dicembre 2021