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5. ATTIVITÀ DEGLI UFFICI DI CURIA
5.1 programmazione e coordinamento
§ 1. Ciascun Ufficio è tenuto a svolgere le proprie attività con il coordinamento del Moderatore della Curia, all’interno del piano pastorale diocesano.
§ 2. Per l’inizio dell’anno pastorale ciascun Ufficio pastorale elabora il programma delle attività ordinarie e delle iniziative specifiche, che vengono pubblicate nel calendario diocesano; al termine dell’anno pastorale, fornirà una sintetica valutazione del programma realizzato.
§ 3. Al fine di garantire un effettivo coordinamento di tutte le iniziative promosse dalla Curia ed evitare sovrapposizioni e dispersione di forze, il Moderatore della Curia può chiedere a ciascun Ufficio il rispetto di particolari modalità circa i tempi e i modi di attuazione.
5.2 copertura finanziaria
§ 1. Le implicanze economiche (sia preventive che consuntive) delle iniziative programmate dagli Uffici e debitamente autorizzate sono contabilizzate ascrivendole, a seconda del tipo di iniziativa, all’Ufficio stesso o al bilancio dell’ente Diocesi attraverso l’Ufficio Amministrativo.
§ 2. Con l’assistenza degli Organismi competenti, i soggetti responsabili delle singole iniziative sono tenuti a verificare che non ci si discosti dai preventivi approvati e che, a conclusione, la valutazione dell’attività promossa faccia riferimento anche agli aspetti di carattere economico. I preventivi di spesa approvati potranno essere modificati solo a fronte di nuove ed impreviste circostanze, a giudizio del Direttore dell’Ufficio Amministrativo, sentito l’Economo diocesano.
5.3 contabilità e manutenzione delle strutture
§ 1. Nessun Ufficio può ricevere o gestire direttamente somme di denaro. Ogni movimentazione deve essere realizzata attraverso l’Ufficio Amministrativo che, quando è il caso e con l’approvazione del Direttore, imputerà le diverse entrate e uscite a conti separati, corrispondenti agli Uffici interessati o a specifiche iniziative.
§ 2. Tutti gli interventi di manutenzione e gli acquisti di natura ordinaria e straordinaria concernenti la struttura o le attività della Curia, sempre all’interno dei preventivi approvati, avvengono sotto la diretta responsabilità dell’Economo diocesano.