
Mercoledì 2 febbraio 2022 la Chiesa ha celebrato la festa della Presentazione di Gesù al Tempio, conosciuta come Candelora, avvenuta secondo la legge ebraica 40 giorni dopo la sua nascita. In questa occasione la comunità cristiana rende lode a Dio per il dono della vita consacrata. Nella nostra Chiesa particolare ciò è avvenuto al Santuario della Madonna della Stella in Montefalco dove l’Arcivescovo ha incontrato, dialogato e celebrato insieme ai religiosi e alle religiose presenti in Diocesi. L’incontro è stato moderato da don Giovanni Cocianga, parroco di Pomonte e Gualdo Cattaneo, delegato arcivescovile per la vita consacrata, che all’inizio ha dato il benvenuto ai nuovi religiosi/e. È seguito un significativo momento di dialogo su varie tematiche, tra cui il cammino sinodale della Chiesa italiana, il coinvolgimento dei religiosi nella vita diocesana, la fatica di rendere testimonianza cristiana in un tempo secolarizzato, l’importanza dei santuari come luogo di evangelizzazione, la necessità di individuare le cose irrinunciabili per una “istituzione ecclesiale” e di conseguenza avere il coraggio di abbandonare quelle che non lo sono più.

Nella nostra Diocesi il delegato CISM (Conferenza Italiana Superiori Maggiori) è don Francesco Bartoloni dei Missionari del Preziosissimo Sangue e la delegata USMI (Unione Superiore Maggiori d’Italia) è suor Lorella Nucci delle Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria. Sul nostro territorio sono presenti le seguenti famiglie religiose di vita attiva: gli Agostiniani Scalzi a Spoleto, gli Agostiniani a Cascia, i Chierici Regolari di S. Paolo (Barnabiti) a Campello sul Clitunno, i Passionisti alla Madonna della Stella in Montefalco, i Frati Minori a Montefalco e a Monteluco di Spoleto, i Frati Minori Cappuccini a Spoleto, i Missionari del Preziosissimo Sangue a Giano dell’Umbria, le suore Convittrici del Bambin Gesù a Spoleto, le Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria a Spoleto, le Francescane Missionarie della Chiesa a Norcia, le Maestre Pie Filippini a Spoleto, le suore della Sacra Famiglia a Spoleto (5 case) e Trevi (2 case).

Nell’omelia mons. Boccardo ha ricordato come lo «sguardo di Dio è sempre uno sguardo creatore e di misericordia. Ed è in questo sguardo che attingiamo la serenità di continuare il cammino. Oggi – ha detto il Presule – ricordiamo la presentazione di Gesù al Tempio. È circondato da alcuni personaggi poveri e senza merito: Maria e Giuseppe che portano una coppia di colombi, Simeone e Anna che non avevano particolari ruoli. Accanto al Figlio di Dio, quindi, c’erano i più poveracci. E anche noi allora, con tutti i nostri limiti e le nostre lacune, possiamo stare in sua compagnia. Nella scena della presentazione al Tempio – ha proseguito l’Arcivescovo – c’è un fondo di tristezza, di squilibrio, quasi un presagio: Simeone dice a Maria che dovrà soffrire per questo figlio. A riportare equilibrio è la figura di Anna che serviva Dio senza allontanarsi mai dal tempio: un grande esempio di fedeltà. Anna mi fa pensare alla vita religiosa: anche voi sotto lo sguardo di Dio siete fedeli alla missione per consolare la Chiesa, siete segno di luce, fedeltà e speranza».
Prima della benedizione finale mons. Boccardo si è così rivolto ai consacrati: «Non sentitevi mai ospiti in questa Chiesa di Spoleto-Norcia; vi affido il compito di accompagnarmi con la preghiera nella mia seconda Visita Pastorale alla Diocesi che inizierò il prossimo mese di marzo».