La sera di sabato 19 maggio 2018 nella Basilica Cattedrale di Spoleto l’Arcivescovo ha presieduto la Veglia diocesana di Pentecoste, solennità che fa memoria della discesa dello Spirito Santo su Maria e gli apostoli riuniti insieme nel Cenacolo. Con la Pasqua e il Natale costituisce una delle feste più importanti del calendario liturgico, e segna l’avvio della chiamata missionaria della Chiesa. Mons. Boccardo durante la celebrazione ha amministrato il sacramento della Confermazione ai ragazzi delle parrocchie di S. Martino in Trignano e di S. Angelo in Mercole, guidate da don Gianfranco Formenton, e a 22 adulti provenienti da varie parrocchie della Diocesi. La liturgia è stata animata nel canto dal coro di S. Martino-S. Angelo.
«Dio – ha detto il Presule nell’omelia – effonde il suo Spirito su ogni uomo per trasformare la solitudine in dialogo e comprensione. Lo Spirito parla a Dio in nostro favore: noi siamo invitati a dare colore e sapere alle nostre giornate con i doni che esso ci dà (sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà, timore di Dio, ndr). Nella Pentecoste Dio si rivela in modo nuovo: ci coinvolge, ci vuole corresponsabili alla sua missione. Ci dice: se lo vuoi, possiamo camminare insieme. Senza imposizioni: ci lascia liberi. La vita cristiana, infatti, non è appartenenza ad un ideale, ma un qualcosa di coinvolgente: là dove viviamo – ha proseguito l’Arcivescovo – dobbiamo essere segno e presenza del Signore con la coerenza delle nostre scelte, nei piccoli gesti quotidiani della vita».
Al termine della Messa, mons. Boccardo si è recato alla Terrazza Frau per condividere l’aperitivo con i neo cresimandi delle parrocchie di S. Martino in Trignano e S. Angelo in Mercole.