Messa in Coena domini. L’Arcivescovo: «Gesù ci accoglie questa sera alla sua cena, pur sapendo che siamo e saremo fragili, deboli, che forse potremo tradirlo e fuggire». Foto.

Messa in Coena domini. L’Arcivescovo: «Gesù ci accoglie questa sera alla sua cena, pur sapendo che siamo e saremo fragili, deboli, che forse potremo tradirlo e fuggire». Foto.

Messa in Coena domini. L’Arcivescovo: «Gesù ci accoglie questa sera alla sua cena, pur sapendo che siamo e saremo fragili, deboli, che forse potremo tradirlo e fuggire». Foto.

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Messa in Coena domini. L’Arcivescovo: «Gesù ci accoglie questa sera alla sua cena, pur sapendo che siamo e saremo fragili, deboli, che forse potremo tradirlo e fuggire». Foto.

Giovedì 9 aprile 2020 la Chiesa ha avviato il Triduo pasquale, quest’anno caratterizzato dall’emergenza Coronavirus e quindi dalle celebrazioni a porte chiuse e in assenza di fedeli. Nella Cattedrale di Spoleto la celebrazione che ricorda l’ultima cena di Gesù e soprattutto l’istituzione dell’Eucaristia è stata presieduta dall’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo nel tardo pomeriggio. Col Presule hanno concelebrato i parroci della Città, situati a distanza di sicurezza uno dall’altro. In questo tempo di Covid-19 non sono stati effettuati il rito della lavanda dei piedi e della reposizione dell’Eucaristia: il Santissimo è stato custodito nel Tabernacolo.

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Il grazie dell’Arcivescovo ai preti per quello che stanno facendo in questo tempo di Covid-19. «Consegnandosi a noi nella lavanda dei piedi e nell’Eucaristia, Gesù – ha detto l’Arcivescovo nell’omelia – ci insegna il servizio, ci chiede di metterci in ginocchio davanti ai fratelli, vicini e lontani, ci insegna ad offrirci al Padre con amore filiale nell’obbedienza devota. E qui il mio pensiero riconoscente ed affezionato raggiunge tutti i preti della diocesi, secolari e regolari, con il desiderio di stringerli in un abbraccio fraterno nel giorno in cui ricordiamo con commozione e gratitudine anche la nascita del nostro sacerdozio. A tutti loro, indistintamente, dico ancora una volta la riconoscenza della Chiesa per il quotidiano dono di sé al servizio del Vangelo e dei fratelli e per quanto stanno facendo in questi tempi difficili per le comunità loro affidate; con loro rinnovo la adesione del cuore e della vita al Signore Gesù, modello del nostro sacerdozio, mentre insieme idealmente confermiamo i sacri impegni che abbiamo liberamente assunto verso la Chiesa; con loro ripeto il proposito di essere fedeli dispensatori dei misteri di Dio. E per tutti loro chiedo al Signore la luce, la consolazione e la gioia del ministero». Mons. Boccardo ha concluso dicendo che: «Gesù ci accoglie questa sera alla sua cena, pur sapendo che siamo e saremo fragili, deboli, che forse potremo tradirlo e fuggire; nonostante questo egli spezza il pane per noi, affinché noi pure lo spezziamo per altri».

Problemi diretta video. La Messa, così come per tutte le celebrazioni della Settimana Santa, doveva essere trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube della Diocesi: un problema alla rete internet non ha consentito una buona qualità del video, che si interrompeva costantemente: comunque verrà caricato sugli stessi social e si potrà rivedere la celebrazione con l’adorazione finale.

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