Venerdì 17 marzo 2023 nel palazzo arcivescovile di Spoleto si è tenuto il primo incontro ufficiale tra l’arcivescovo Renato Boccardo e il Commissario Straordinario per la Riparazione e la Ricostruzione Sisma 2016 sen. Guido Castelli. I due, in realtà , si erano già sentiti telefonicamente e incontrati a Norcia per l’accensione della Fiaccola Benedettina il 25 febbraio 2023. Riportiamo il comunicato stampa diramato dall’Ufficio Stampa del Commissario:
L’incontro è stato l’occasione per affrontare alcune tematiche strettamente connesse alla ricostruzione degli edifici di culto lesionati dalla sequenza sismica del 2016. In particolare, il confronto ha riguardato i lavori intrapresi nell’Abbazia di Sant’Eutizio nonché alcune esigenze connesse alla possibilità di una piena valorizzazione del patrimonio culturale rappresentato dalle chiese. «Con mons. Boccardo – dichiara il Commissario Guido Castelli – ci siamo confrontati in un clima collaborativo e fattivo, toccando molti aspetti relativi alla ricostruzione e alla riparazione economica. Tra questi, condividiamo l’esigenza di sviluppare interventi volti a garantire la piena fruizione delle chiese e l’attivazione di sistemi di sorveglianza da includere nell’ambito della finanziabilitá. Abbiamo inoltre parlato dell’opportunità di attivare comunità energetiche, finalizzate a coprire il fabbisogno di riscaldamento e illuminazione dei plessi della comunità diocesana. Allo stesso modo, ci siamo intrattenuti su alcuni temi specifici quali la finanziabilità della riparazione degli edifici di culto con meno di 70 anni di vetustà . Su questi e altri argomenti con mons. Boccardo non mancherà l’occasione per condividere ulteriori interlocuzioni e approfondimenti». L’Arcivescovo, da parte sua, ha ringraziato il Sen. Castelli «dell’attenzione e dell’interesse dimostrati verso l’attività della diocesi nei cantieri aperti nei luoghi del sisma» e si è detto sicuro che «il clima di dialogo e collaborazione instaurati potrà portare frutti concreti a beneficio delle popolazioni ancora duramente provate».Â