Domenica 18 settembre 2016 a Spoleto si è celebrato il Giubileo delle Confraternite, delle Associazioni e dei Movimenti ecclesiali. Il primo appuntamento si è tenuto alle 16.00 nella chiesa di S. Filippo Neri, dove l’arcivescovo Renato Boccardo, con una decina di sacerdoti, ha presieduto una liturgia penitenziale. Le molte persone presenti hanno avuto modo di riconoscersi peccatori e bisognosi di perdono e ricevere così la carezza della misericordia di Dio. Al termine si è snodata la processione verso la Basilica Cattedrale: Confraternite e Associazioni portavano i rispettivi labari e i membri i tradizionali abiti o divise.
Vescovo, preti e i fedeli hanno fatto ingresso in Duomo attraversando la Porta Santa della Misericordia, sperimentando l’amore di Dio che consola, perdona, dona speranza. All’inizio della Messa mons. Boccardo ha asperso tutti con l’acqua santa in ricordo del Battesimo ricevuto. Hanno concelebrato: don Sem Fioretti, rettore della Cattedrale; don Saverio Saveri, parroco di Poggiodomo e Monteleone di Spoleto; don Luigi Runci, parroco emerito di S. Martino in Trignano. Il servizio all’altare è stato curato dal cerimoniere arcivescovile don Edoardo Rossi e dai seminaristi. La liturgia è stata animata da alcuni membri dei cori delle parrocchie di S. Gregorio Maggiore e dei Santi Pietro e Paolo, diretti da Loretta Carlini, con all’organo il maestro Paolo Sebastiani. «La vostra presenza – ha detto l’Arcivescovo all’inizio dell’omelia – mi rallegra. Vi ringrazio per la generosità che, a vario titolo, elargite a favore del bene comune (pensiero per le varie Associazioni di volontariato, ndr) e per l’impegno a favore della formazione cristiana (pensiero per le Confraternite e i Movimenti ecclesiali, ndr): siete un bel segno di bellezza nella nostra Chiesa. Benvenuti, dunque, in Cattedrale, qui siete a casa vostra, è da qui che parte l’annuncio del Vangelo a tutte le comunità della Diocesi». Poi, il Presule ha spiegato che «siamo qui per rallegrarci dell’amore di Dio nei nostri confronti, per ricordarci che siamo suoi figli e che questa condizione nessun uomo, nessuna crisi, nessun terremoto potranno cancellare. Non perdiamo tempo – ha esortato Boccardo – diventiamo qui e ora comunicatori della misericordia, e cioè dire una parola a chi non la vuole ascoltare, versare l’olio della consolazione sulle tante ferite del nostro tempo (aiuto ai poveri, vicinanza alle persone malate e anziane, impegno per la lotta alle dipendenze ecc…, ndr), voltare pagina e guardare al domani con speranza senza nostalgia del passato. Il Giubileo insomma ci invita a fare bene le piccole cose di ogni giorno e a non affannarsi a cercare quelle troppo grandi, perché quando arriveranno noi non saremo pronti». Significativa la presenza, tra le Confraternite, di quella del Santissimo Sacramento di Castelluccio di Norcia: alcuni suoi membri, nonostante gli ingenti danni causati dal terremoto in quel piccolo e suggestivo paese, non sono voluti mancare all’appuntamento giubilare. Al termine della Messa il Vescovo ha salutato i presenti sotto il portico della Cattedrale.
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