Vescovo e giornalisti si sono incontrati, mercoledì 4 febbraio, per celebrare la festa di S. Francesco di Sales, patrono proprio degli operatori della comunicazione. L’appuntamento si è tenuto con qualche giorno di ritardo. La memoria liturgica Santo, infatti, è il 24 gennaio: dal 19 al 24, però, mons. Boccardo era in Francia a predicare un corso di esercizi spirituali per sacerdoti. Il ritrovo è stato intorno alle 11.00 a S. Giacomo di Spoleto.
È stato il parroco don Giovanni Cociagna ad accogliere gli ospiti. Presente anche il vicario episcopale per la ricostruzione, don Sem Fioretti. Un primo momento, di preghiera, è stato vissuto nella sala adibita a chiesa parrocchiale con la recitata della preghiera composta dall’Arcivescovo proprio per i giornalisti. Il testo: “Signore Gesù, Parola di Dio rivelata agli uomini, assisti con la luce del tuo Spirito gli operatori della comunicazione, affinché svolgano con coerenza il proprio lavoro, onesti nel trasmettere la verità, attenti ai bisogni autentici dei destinatari del loro operare. Signore Gesù, comunicatore perfetto, accresci negli operatori della comunicazione la coscienza della grave responsabilità che incombe loro per contribuire efficacemente ad edificare nel mondo la civiltà dell’amore. Signore Gesù, per intercessione di San Francesco di Sales, concedi agli operatori della comunicazione il dono della sapienza, perché affrontino il quotidiano dovere con saggezza e coraggio, nella ricerca e nella promozione del bene comune. Amen”. Poi, c’è stata la visita al cantiere della chiesa, il cui tetto è crollato il 23 novembre 2010 durante i lavori di consolidamento e restauro. L’ing. Giuseppe Scatolini, nuovo progettista, ha illustrato i lavori ripresi il 17 dicembre 2014. È opportuno, però, ripercorrere brevemente la storia di questi ultimi quattro anni:
- I lavori per il consolidamento e restauro della chiesa parrocchiale di S. Giacomo sono stati affidati con finanziamento Legge Speciale del Terremoto Umbria 1997. È stata effettuata una gara a licitazione privata (15 ditte) con procedura pubblica, anche se non richiesta dalla Legge Speciale.
- Il 23 novembre 2010: crollo parziale del tetto della chiesa.
- Il 25 novembre 2010: ordinanza sindacale di sgombero da parte del Comune di Spoleto.
- Il 29 novembre 2010: sequestro del cantiere da parte della Procura della Repubblica di Spoleto.
- Il 16 novembre 2012: dissequestro del cantiere da parte della Procura della Repubblica di Spoleto.
- Nel periodo del sequestro è stato possibile eseguire: la puntellatura degli archi non crollati; la protezione degli affreschi; la copertura provvisionale.
- Da gennaio a giugno 2013: è stato messo in sicurezza l’organo, realizzata un’ulteriore copertura di protezione, effettuata la disinfestazione del guano dei piccioni.
- Al 5 agosto 2014 è stato redatto il progetto di recupero della parte crollata: progetto preliminare con tutte le pre-autorizzazioni; progetto definitivo con N.O. della Soprintendenza e permesso a costruire da parte del Comune di Spoleto; progetto Esecutivo Deposito Autorizzazione in Provincia.
- Linea azione sostenuta dalla Diocesi: risoluzione consensuale del contratto con l’impresa che stava eseguendo i lavori al momento del crollo.
- Il 17 dicembre 2014: affidamento dei lavori alla nuova impresa A.T.I. “Carlini Olindo s.r.l. – Il Restauro s.a.s.” (la seconda classificata nel vecchio appalto).
L’incontro è proseguito con un dialogo tra i giornalisti e l’Arcivescovo nei locali parrocchiali e con il pranzo presso il ristorante “Il gatto e la volpe” a Protte di Spoleto.