“Dio è luce”: è stato questo passo della prima Lettera di Giovanni il tema della Festa diocesana dei Ministranti che si è tenuta mercoledì 1° giugno 2016 a Baiano di Spoleto. Diversi ministranti, cioè coloro che servono all’altare per aiutare la gente a pregare meglio (quelli che una volta erano chiamati chierichetti, ndr) sono ritrovati insieme per riflettere, con attività di gruppo e giochi, sulla figura di Giovanni apostolo ed evangelista. Il pomeriggio è stato organizzato dall’ufficio diocesano per la pastorale liturgica e sacramentale diretto da don Edoardo Rossi. L’accoglienza è stata curata dalla parrocchia di Baiano guidata da don Canzio Scarabottini.
Intorno alle 16.30 è giunto l’Arcivescovo, ha salutato uno ad uno i ministranti e ha celebrato con loro la Messa, animata nel canto dal coro parrocchiale di Baiano. Nell’omelia mons. Boccardo ha spiegato il significato della parola ministrante, che viene dal latino ministrare e significa servizio. «La vostra presenza all’altare non è finalizzata a fare delle manovre tecniche, ma ad aiutare la gente a partecipare meglio alla liturgia. Il vostro servizio, dunque, è preziosissimo e per questo vi consegno un compito: insegnare ai grandi il valore dei gesti della liturgia». Il pomeriggio si è chiuso con un momento di fraternità.
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