Celebrata la festa liturgica di S. Gregorio presbitero. L’Arcivescovo: «Il martire ci ricorda di fare opere di verità e di giustizia». Foto.

Celebrata la festa liturgica di S. Gregorio presbitero. L’Arcivescovo: «Il martire ci ricorda di fare opere di verità e di giustizia». Foto.

Celebrata la festa liturgica di S. Gregorio presbitero. L’Arcivescovo: «Il martire ci ricorda di fare opere di verità e di giustizia». Foto.

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Celebrata la festa liturgica di S. Gregorio presbitero. L’Arcivescovo: «Il martire ci ricorda di fare opere di verità e di giustizia». Foto.

Mercoledì 30 gennaio a Spoleto è stata celebrata la festa di S. Gregorio presbiterio. Nella basilica dedicata al martire, l’Arcivescovo ha presieduto una solenne concelebrazione eucaristica. Con mons. Boccardo hanno concelebrato: mons. Luigi Piccioli, priore di S. Gregorio; don Jozef Gercàk, coadiutore di S. Gregorio; don Justus Musinguzi, vicario parrocchiale di S. Gregorio; mons. Alessandro Lucentini, parroco del Sacro Cuore; don Edoardo Rossi, parroco dei Santi Pietro e Paolo; mons. Angelo Corona, canonico della Cattedrale; mons. Eugenio Bartoli, parroco di Montebibico; padre Randy Tibayan, OAD, parroco di S. Rita; padre Luigi Biscarini, OFM Capp., dei frati minori cappuccini.

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La liturgia è stata animata dal coro delle parrocchie del Duomo e di S. Gregorio, formatosi di recente grazie alla disponibilità di un gruppo di persone che animano la Messa serale del giovedì e della domenica e che partecipano alla preparazione della liturgia il mercoledì.

Nell’omelia l’Arcivescovo ha ricordato il contesto storico nel quale è vissuto S. Gregorio, quello dell’Impero di Diocleziano (284-305 d.c.). Il sacerdote viveva tra digiuni e preghiere, sanava gli infermi, convertiva al cristianesimo molti pagani: per la sua fede e il suo proselitismo fu denunziato, arrestato, sottoposto a processo e condannato alla decapitazione avvenuta nell’anfiteatro. Il suo corpo, racconta, la passio, abbandonato nell’anfiteatro, fu riscattato per trentacinque denari d’oro dalla matrona Abbondanza che lo seppellì vicino alle mura della città nel luogo dove poi sorse la chiesa collegiata di San Gregorio Maggiore. Il dies natalis di Gregorio presbitero è fissato al 30 gennaio 303. Il santo è venerato anche a Metz, Verdun, Lussingrande, Colonia e Caldarola.

«Sicuramente S. Gregorio – ha detto l’Arcivescovo analizzando la Seconda Lettera di S. Paolo a Timoteo, proposta dalla liturgia del giorno – diceva alla comunità del suo tempo: ricordati di Gesù, non dimenticare chi ti ha dato la vita; Lui è sempre fedele, anche di fronte ai nostri tradimenti; ascolta la sua Parola, nutriti di Lui, vedi la sua presenza in chi ti sta intorno. Il martire spoletino – ha proseguito mons. Boccardo – sicuramente ricordava ai suoi contemporanei anche questo: sforzatevi di presentarvi davanti a Dio come uomini giusti, degni di approvazione; sforzatevi di fare opere di verità e di giustizia, ricordando che tutto viene annodato nel libro di Dio; siate responsabili con lo stile della vostra vita tutti i giorni. E tutte queste cose – ha detto infine il Vescovo – è come se Gregorio le ripetesse a noi, cristiani del 2013».

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