A Bevagna il pomeriggio di giovedì 29 settembre 2022 si è tenuta una solenne celebrazione eucaristica per fare memoria del titolare della parrocchia S. Michele Arcangelo. La Messa è stata presieduta dall’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo e concelebrata dal priore della Città delle Gaite don Claudio Vergini e dal collaboratore pastorale padre Giancarlo Lati ofm. Il servizio all’altare è stato curato dal diacono don Luca Gentili e da un ministro straordinario dell’eucaristia.
La festa di S. Michele. Bevagna fino allo scorso anno (2021, ndr) non aveva mai celebrato il titolare della parrocchia, in quanto il patrono è S. Vincenzo e poi si dà anche particolare importanza al beato Giacomo Bianconi dell’ordine dei predicatori. È stato il parroco don Claudio a voler fare memoria di S. Michele: «Visto che la sua festa cade a fine settembre – afferma – ho pensato che fosse anche l’occasione migliore per avviare l’anno pastorale». E infatti alla Messa con il Vescovo c’erano tutti gli operatori della comunità – catechisti, ministri straordinari dell’eucaristia, operatori Caritas, animatori e operatori liturgici, che hanno ricevuto il mandato da mons. Boccardo – e i ragazzi della catechesi, oltre ad altri fedeli. La liturgia è stata animata dalla corale parrocchiale ed era presente anche il sindaco Anna Rita Falsacappa.
Opere restaurate. In questa occasione l’Arcivescovo e i fedeli hanno potuto anche ammirare la statua lignea di S. Vincenzo restaurata e tornata alla sua originale cromia (posizionata nella navata sinistra) e un gruppo ligneo raffigurate il Calvario di Gesù restaurato grazie al (posizionato sul presbiterio): «Per il restauro di queste opere – dice il parroco don Claudio Vergini – il nostro grazie va alle Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno».
Nell’omelia l’Arcivescovo ha dialogato con i bambini e ragazzi sul perché del catechismo: «Non è finalizzato – ha detto – a ricevere i sacramenti della confermazione e dell’eucaristia, ma è necessario per diventare cristiani. Cari ragazzi ricordatevi sempre che non si dice io sono cristiano, ma si deve vivere da cristiano. Non servono etichette». Poi, un pensiero agli operatori pastorali: «Sono persone normali che donano il loro tempo e la loro esperienza per aiutarci a progredire nel cammino cristiano». Infine, un ricordo dei Santi Angeli Michele, Raffaele e Gabriele: «A loro Dio affida la nostra custodia. Gabriele è l’annunciatore a Maria della potenza di Dio; Raffaele è la medicina di Dio e tutti noi abbiamo bisogno delle “medicine” per le ferite dell’anima; Michele è la forza di Dio che ci guida nella lotta contro lo spirito del male che è sempre geloso dei nostri successi e ci inganna. «Questi angeli – ha concluso mons. Boccardo – manifestano a noi la cura e la tenerezza di Dio, ci dicono che la vita cristiana è possibile e non è per super eroi». Prima della benedizione finale l’Arcivescovo ha consegnato ad un rappresentante di ogni categoria di operatori pastorali la sua ultima Lettera pastorale “Carta d’intenti”. Don Claudio alla fine ha ringraziato il Vescovo e ha invitato tutti i presenti a pregare ogni giorno e fino all’8 dicembre per don Luca Gentili e don Salvatore Ficarra che proprio il giorno dell’Immacolata Concezione verranno ordinati presbiteri nel Duomo di Spoleto.